mercoledì 5 marzo 2008

TRA LE CONTURINES E PRALONGIA’……………Due giorni in Alta Badia



Ci avevano detto che le Conturines avevano un fascino particolare. Quando le vivi ti fanno venire il “Mal d’alta Badia”. Così attirati da questi pensieri e dalla possibilità di ammirare anche i dintorni inauguriamo il mese di marzo con un fine settimana a Corvara . ...

Marco Giovanna , Marisa e Luca 1e 2 marzo 2008


Lì raggiungiamo gli amici Marco e Gio che dei luoghi sono assidui frequentatori. Partiamo presto sabato col nebbione che si dirada piano piano lungo l’A23 per lasciar posto ad una giornata comunque uggiosa. Gli amici ci attendono nei pressi di Pederoa già con in mente l’escursione per la giornata : L’Ospizio Santa Croce ai piedi del leggendario Sass d’la Crusc.

   

Organizziamo la traversata con due auto lasciando una in località Spescia sopra La Valle. L’altra la lasciamo a Pedraces. Il tempo non è buono, c’è aria forte e minaccia neve. Per questo si raggiunge l’ospizio Santa Croce utilizzando i mezzi di risalita. E’ un vero peccato che la giornata sia nuvolosa perché l’itinerario consentirebbe di godere di stupendi panorami sulla Val Badia. Con le magiche racchette raggiungiamo la chiesetta che sorge al limitare del bosco su uno stupendo e suggestivo poggio (la Dlija ). Li vicino l’Ospizio ora adibito a rifugio mentre uno volta serviva come alloggio per i pellegrini. Il posto è molto popolare però in inverno acquista la sua particolarità. Dietro di noi incombe, tra le nubi che a tratti si diradano, l’enorme paretone del Sasso della Croce del gruppo delle Conturines, una distesa di roccia verticale di oltre 5 km che fa da culmine alle Pices Fanes. Siamo su montagne famose con vie aperte da Messner, Mayerl e Livanos e per un attimo mi fermo a guardarle con rispetto. Poi inizia a nevicare forte: forse è meglio muoversi. Percorriamo la pista forestale che porta a La Valle per immensi spazi prativi del Col de Tramesc e Pra Armentara coperti di neve e pieni di stavoli seguendo le icone della Via Crucis sparse lungo il sentiero.


La forte nevicata e le nubi ci impediscono di vedere il panorama che da sulla Marmolada , il Sella, il gruppo del Puez e Gardenacia fino alle Odle. Ma comunque tutto questo è stupendo lo stesso e con piacevole discesa scivoliamo cullati dalla neve nei prati e nei boschi fino a Spescia dove recuperata l’auto raggiungiamo La Valle e quindi Pedraces, toccando piccole frazioni con pittoresche baite. Dopo un po di relax completiamo la giornata con una cenetta al Maso Runch con il meglio del meglio della tradizione Ladina .


Oggi le Conturines le abbiamo solo sfiorate. Mi sveglio presto domenica e il cielo è ancora grigio. Sposto le tende è davanti a me appare il gruppo del Sella, scendo solitario in strada e sbatto il muso contro il Sassongher. Due scatti come si deve e via. Marco e Giovanna sono subito pronti. Ci porteranno sui prati del Pralongià e dello Stores. La possibilità di due auto ci consente di effettuare un'altra ottima escursione con salita al Piz Sorega da San Cassiano , fino al rifugio Pralongià e discesa lungo Pra de Stores. La giornata è completamente cambiata rispetto a ieri, con un cielo azzurro da cartolina e nuvole che corrono veloci. Marco e Giovanna non ci svelano subito i segreti ma ci dicono “oggi capirete perché torniamo spesso in Alta Badia “.

 

Man mano che percorriamo il facile itinerario ci appaiono continuamente spettacolari panorami sui monti e sulle valli . Il sole , le nuvole , la neve fanno il loro dovere , disegnando immagini difficili da dimenticare . Non avrei mai pensato che questo posto fosse così incredibilmente bello . Divertiti e tranquilli seguiamo i nostri amici che ci guidano in questo paradiso . Siamo al centro e attorno a noi spazia il panorama a 360 gradi . Le montagne sono quelle famose : è persino difficile elencarle tutte . 


Sella, Piz Boè, gruppo del Sassolungo, Sas Ciampac, Sassongher, Gardenacia e poi ancora le Conturines (si quelle di ieri , oggi sono di un altro colore ) le Punte di Fanis, il Lagazuoi, il Setsass e il col di Lana, poi la Marmolada e in lontananza il Pelmo e il Civetta. Tutto intorno a noi montagne da togliere il fiato. Mentre proseguiamo su dolci pendii, coperti dalla neve fresca scesa il giorno prima che sembrano di cotone, il sole chiede aiuto alle nuvole e assieme ci regalano continui cambi di scena e di colori.

 

 Scendiamo i Pra de Stores

 

e poi entriamo nel bosco che ci accompagna fino all’arrivo poco prima di Armentarola . Lungo la discesa non possiamo far a meno di incrociare lo sguardo con il Sass d’la Crusc e le Conturines 


che sembrano acquistare gradatamente colore man mano che il sole riflette i suoi raggi . Il colore è quello dell’Enrosadira già visto sul Rosengarten . Soddisfatti e appagati ci buttiamo a capofitto con le ciaspe nelle neve come bambini (un po cresciuti) . Anche per oggi la birra ce la siamo meritata . Io e la mia morosa ringraziamo i nostri amici Marco e Giovanna per averci guidato in questi luoghi bellissimi.



Per i dettagli tecnici dell'escursione , altre bellissime foto , traccia Gps e scheda stampabile vi rimando alla sezione "ciaspolate" di Marco su http://www.suimonti.it

3 commenti:

  1. Marco writes:

    Non nascondo una piccola emozione a ripensare ai posti ed alla compagnia.Non avrei saputo descrivere meglio gli stati d'animo che ti assalgono tra queste stupende vallate. Bravo Luca

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  2. Luca l'Alpinauta writes:

    bene, bene vedo che la tastiera del computer viene usata!!! e soprattutto vengon usate le gambe in montagna! altrimenti noialtri di che si dovrebbe scrivere? belle foto. vedo che fra alpinwebmaster si inizia a camminare assieme, se per le prossime domeniche avete programmi fateci saper, che magari ci si conosce in mont e non solo in web.Mandi a duç

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  3. Grazie per le l'apprezzamento delle foto. Faccio quello che posso . Non abbiamo programmi per ora ma credo che prima o poi ci si ritroverà un pò tutti quanti. C'è un certo fermento nell'aria . Mandi anciè a vu.

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