mercoledì 11 marzo 2009

TRAVERSATA DA CIMA SAPPADA A PIERABECH: dalla Val Sesis alla Val Avanza

Giovanna e Marco, Elena Giovanni e Boom , Marisa e Luca
domenica 8 marzo 2009


La primavera sta arrivando, lo si sente ormai dai raggi del sole. Timidi fiori spuntano dal terreno, nei prati i primi crochi, le primule e i bucanevi. Ce ne siamo accorti domenica scorsa a Palcoda e dintorni. Io e Marisa avevamo già archiviato la stagione riponendo le ciaspe fuori tiro nell’armadio in cantina per dedicarci alla ricerca della primavera. Poi arriva la proposta di Marco per la traversata. Ne avevamo parlato durante l’inverno ma sempre rimandata per vari motivi.
...


Si parte da Cima Sappada e si arriva a Pierabech per il Passo Avanza. C’è parecchia neve quest’anno e la temperatura comincia ad essere altina preannunciando la nuova stagione. Qualche rischio c’è, dato il grado marcato 3-4 dei bollettini valanghe. La scelta di compiere il percorso da Cima Sappada anzichè da Pierabech è quindi quasi obbligata per superare un paio di tratti “pericolosi” alla mattina.
Questa escursione con le ciaspe è splendida, forse una delle più belle da fare nei nostri monti, lunga, faticosa, ma ne vale la pena. Così accettiamo l’idea di andar a vedere se è fattibile.
Un bel gruppetto formato dalla squadra “suimonti” con il cane Boom, poi io e Marisa. Lasciamo un auto a Pierabech per raggiungere Cima Sappada dove ha inizio l’escursione. Il cielo azzurro e la tanta neve già preannunciano che sarà una giornata splendida. Seguendo le indicazioni per le sorgenti del Piave passiamo tra le case ricoperte di neve, tanta. Tra le viuzze e le case qualche bella vista sul gruppo del Siera.



La strada che risale la valle di Sesis si snoda tra due muri di neve per un po’, superando un breve tratto nel bosco per poi aprirsi sui prati di Cretta dove gli sguardi spaziano verso il gruppo del Siera e del Rinaldo, si vedono le Terze e i Brentoni. Tutto attorno a noi tanta neve. La strada piega verso nord entrando nel bosco, la neve tiene bene consentendoci di procedere comodamente e raggiungere in breve i piani del Cristo. Uno scialpinista scende lungo la strada ridotta a comoda traccia, avvisandoci di stare attenti a qualche canale carico di neve potrebbe scaricare quando al temperatura si alza.


Ai piani del Cristo ci fermiamo un attimo per qualche foto. Paesaggi splendidi da cartolina ci accompagneranno comunque per tutta la giornata. Fino al Pian dei Pastori la valle si stringe un po’ e i pendii si fanno un pò più ripidi, tra il monte Chiadin e il vallone della Miniera. In alcuni canali si vedono delle piccole slavine, in altri la neve deve ancora scaricare. C’è veramente un bel po’ di neve, anche sulle rocce si possono notare grossi cumuli pronti a scaricare a valle. Il rumore inconfondibile di una valanga attira il nostro sguardo verso le pareti sud del monte Lastroni dove una grossa massa di neve precipita lungo il fianco della montagna. E’ lontana certo, ma comunque ci impressiona non poco.




La giornata è comunque splendida, siamo veramente in un ambiente magnifico e continuiamo a salire, ora indossando le racchette da neve, a fianco del Piave nella Bellissima Valle di Sesis, ormai superato il pian dei Pastori. Da qui in avanti in breve, saliti un paio di tornanti ci fermiamo al bivio del Passo Avanza che porta verso Casera di Casavecchia.




Al cospetto del Peralba e del Chiadenis ricompattiamo il gruppo sotto lo sguardo attento di Boom che sicuramente pensa “ ma chi me la fatto fare?”. Da qui in avanti solo discesa.
La traccia battuta prosegue per le sorgenti del Piave, mentre a noi tocca il magnifico compito di essere i primi a percorrere l’itinerario verso Pierabech nella neve fresca. L’ambiente tutto attorno a noi è unico, prati e radure vergini, circondati da rocce e boschi sotto un cielo azzurro intenso, ricamato qua e là da qualche spruzzo di nuvola bianca.
Quando arriviamo sul passo per un po’ il cielo si chiude diventando grigio, soffia un po’ di vento a ricordarci che l’inverno se ne sta andando certo, ma può ancora far parlare di sé. Scendiamo divertendoci un po’ per un breve ripido pendio coperto di neve per far sosta a casera di Casavecchia dove incrociamo le nostre esperienze con altri tre escursionisti provenienti da Pierabech.

Dopo una remunerativa sosta salutiamo e proseguiamo ognuno nel senso opposto, noi verso giù e loro verso il passo.


Il sole torna a far splendere i suoi caldi raggi mentre scendiamo i prati aperti. Ancora qualche bella immagine che vale tutta la giornata verso il Chiadin da una parte e verso il Chiadenis e il gruppo del Monte Avanza dall’altra e poi entriamo nel bosco che ci porterà giù. Le tracce sono confuse e facciamo un po’ di attenzione a non perdere il giusto itinerario, aiutati stavolta dalla tecnologia. Lungo la discesa ancora un paio di volte in lontananza l’inconfondibile rumore della valanga.

Recuperata la pista forestale scendiamo allegramente verso Pierabech ( solo io son meno allegro per una persecuzione ai piedi che mi tormenta ormai da un paio d’ore) per affrontare la parte più difficile dell’escursione: recuperare le auto a Cima Sappada. Mentre le ragazze scendono a piedi fino “Al fogolar” a noi la grave incombenza.
L’escursione è magnifica, la giornata anche. Brindiamo alle buone condizioni che abbiamo avuto la fortuna di trovare assieme ai tre escursionisti trovati alla Casera e ritrovati poi al Fogolar. La giornata finisce con una cena in compagnia. Per ora ciaspe basta e “Avanza”.


A CENA "SUIMONTI"


< FOTO E SLIDESHOW DELL'ESCURSIONE >

8 commenti:

  1. Nadia writes:Che bello vedervi tutti assieme riuniti...e che faccine rosse rubiconde...è stato il sole o il vino della cena? ahahah saluti dalla panzona!!! ;oD

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  2. ...qualcuno aveva anche i piedi rossi!!!!:D :D Bellissima traversata in ottima compagnia.un saluto, Frivoloamilano

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  3. Luca L'alpinauta writes:come basta e avanza? guarda che le cjaspe le tieni in macchina fino ad agosto!

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  4. Indy l'Alpindog writes:

    ma Boom dove l'avete lasciato??? in macchina??Uomini!!!

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  5. beh fin che stanno in macchina !!!!! Con il sole e il caldino non è meglio un pò di primavera?:p :p

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  6. Boom ormai era nel mondo dei sogni.Non in questo caso visto la cura del suo padrone ma per il resto hai ragione caro Indy : gli uomini sono animali - i cani sono animali ergo gli uomini a volte son dei cani. Senza offesa per i cani naturalmente.:D :D

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  7. facce rosse e piedi rossi dimenticati, cancellati , lavati via con un buon bicchier di rosso.:wine:

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  8. ilserio writes:haahha..bellissime le foto

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