domenica 2 febbraio 2014

FILO DI CRESTA

di Silvia Metzeltin Buscaini, 
una delle più grandi alpiniste italiane,
 prima donna Accademica del CAAI
Dal libro "Alpinismo a tempo pieno"






Sempre più sottile diventa
il filo di cresta delle scelte 
con il passare degli anni. 
Sempre più precario l’equilibrio 
sempre più delicato il passo 
sempre più fragile l’appoggio per i piedi 
sempre più lontana 
la parete sicura lasciata alle spalle. 
Così sottile, così esile 
da non potersi nemmeno più voltare 
per tornare indietro.
 Lama esile e sottile 
di una marginalità scelta e non subìta 
che conduce alla libertà dei sogni. 
Libertà da raggiungere, da vivere 
prima che si consumi
 prima che divenga un autoinganno 
giocato nel vento della vita. 
Ma quando ho appeso i miei sogni
 in cima a una cresta sugli abissi 
non sapevo 
che a volte si ha bisogno 
di un appoggio per la mano
 che lo spazio intorno è infinito e luminoso
 ma senza appigli.

2 commenti:

  1. Bella, bella metafora per chi ha.... anni sulle spalle ;-)

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    1. si, in effetti giunti ad un punto del percorso si comincia a riflettere un po ...........

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