domenica 30 ottobre 2016

Magie del Parco: Casera Canin


Ancora Val Resia, ancora il Parco delle Prealpi Giulie …... un richiamo, una seduzione.


Torniamo a Casera Canin, volentieri. Ripercorriamo quei sentieri che ci piacciono in modo particolare in questa stagione, che non mi stufo ancora una volta di definire fantastica.
Coritis, ultimo paese della Val Resia, poco più avanti, lungo la strada che porta a Malga Coot imbocchiamo il sentiero chiudendo la porta dietro di noi. Da qui in avanti è un altro mondo. Sentieri e boschi silenziosi, dove i primi raggi di sole che si arrampicano sopra il profilo del Monte Guarda, filtrano tra le foglie colorate d'autunno ad abbracciare i rami degli alberi e a dipingere di luce il variegato microcosmo del sottobosco.





Si sale all'interno, protetti dall'altezza importante dei faggi, a volte contorti a volte diritti, quasi vanitosi nello sfoggiare una livrea di brillanti colori. Durerà poco ancora lo spettacolo dell'autunno, ma intanto il Magico Parco delle Prealpi Giulie come ogni anno da il meglio di se.







Pur all'interno del bosco, pur avvolti nel mistero magico degli alberi e dei verdi muschi, senti incombere sopra di te le grandi pareti del Massiccio del Canin, la sua presenza è costante, da questo versante è davvero importante tanto che quando usciamo sui pascoli di Casera Berdo sembra sorriderci illuminato dal sole. Spiccano le Babe, spicca l'ardito canale che le separa dall'attacco dell'Alta Via Resiana, che nella sua fantastica e non semplice cavalcata segna i profili dello Slebe, del Lasca Plagna, del Cerni Vogu e supera il Porton sotto il Kanin fino a raggiungere la cima stessa, montagna simbolo inconfondibile del Parco. Il tratto più bello che spero un giorno di poter percorrere …... Un puntino rosso sotto la Torre Mulag rivela il Bivacco Costantini del CAI Manzano .



Casera Berdo è un buon punto panoramico da cui ammirare tutta la Val Resia, decidiamo per fare una breve sosta prima dell'altrettanto splendido tratto che porta a Casera Kanin.


Un bel tratto di bosco, precede un altrettanto tratto aperto e panoramico sotto lo splendido anfiteatro roccioso del Cerni Vogu. Il sole anche oggi vuol dare una mano al Parco, dando vita ad uno spettacolo di colori autunnali. Larici, faggi, aceri, un tavolozza di colori che crea quello che sempre mi piace definire “ l'Effetto Parco”,  un toccasana .... 









L'accogliente Casera Kanin sorge su uno splendido ripiano e la vista che si gode è magnifica. Il sole, la bella giornata, il posto fantastico fanno venire voglia di starcene qui fino a sera. Siamo al centro protagonisti dello spettacolo, davanti a noi la Val Resia, multi colore, con i suoi piccoli paesi, con le sue fantastiche tradizioni. Sembra di sentir suonare la Bunkula e la Citira mentre gli occhi corrono veloci incontro ai profili dei Musi, del Plauris, del Lavara, del Sart e ancora più lontano. Dietro di noi i prati salgono, si arrampicano lungo la Via Resiana al Kanin fino a fondersi con i le bianche rocce delle pareti e su su fino in cielo.







Diversamente dal solito, quando il percorso di rientro a valle ci riporta gradualmente con i pensieri alle cose di tutti i giorni, qui non è così. Ripercorrere a ritroso il sentiero è un'altra scorpacciata di emozioni.









La luce pomeridiana calda e avvolgente esalta i paesaggi, disegna i profili dei monti arricchendoli di giochi di luce e fantastiche cromie. Anche il bosco è accogliente, si scivola tra gli alberi tra i profumi d'autunno,










Poi come ogni volta, poco prima che il sole prosegua il suo viaggio oltre il Plauris, adagia per un po i suoi raggi sul Kanin.......


.e lo spettacolo che conosciamo si rinnova.......  


16 commenti:

  1. un tuffo nell'autunno...(andrea pulito)

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  2. ...da togliere il fiato!
    Ma quanto bello è questo posto?
    Ps. Niente selfie davanti alla webcam? ��

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    1. bellissimo Nadia, sarei rimasto li ......... Sefie davanti alla webcam? ma se non ci sono mai nelle foto !!!!

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  3. Ragazzi , che magía !
    Non vedo l'ora di ritornarci ...

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  4. Credo sapere che per le foto utiluzzi la Nikon D 5100 ; ma con quale obiettivo ?

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    1. Si, uso la Nikon d 5100 perché utilizza il sensore della d7000 che a suo tempo era il modello di punta della aps-c. Il fatto che sia più leggera mi va bene, anche se presto passerò ad altro modello..... Per i paesaggi uso il grandangolare zoom 16-85 nikon che non è male..... Se mi sento di far fatica con me c'è il 105 micro Nikon e qualche volta un 70-300 Tamron che costa relativamente poco ma non va male. Secondo me anche troppo peso da portarsi in giro

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  5. Grazie per le spiegazioni e rinnovo i complimenti per le foto davvero bellissime per chiarezza del dettaglio e resa dei colori ; ma mi spiego :
    vado per monti con il Canon EOS 7D e utilizzo il grandangolare 17-55 che apre a F 2.8 nonché lo zoom 70-200 F4 , ma osservo che le foto sono assai spesso sovraesposte e cerco un perché !

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  6. Premesso che la Canon 7d è una Aps-c come la mia, va detto che questo tipo di reflex meno costose rispetto alle full-frame hanno un sensore più piccolo e risentono se si vuole in qualità e gamma dinamica di colori ( e tante altre cose) ma per il tipo di foto paesaggistica vanno più che bene perchè garantiscono una ottima profondità di campo cosa necessaria proprio nelle foto di paesaggi. Gli obiettivi che hai non sono male, anzi, il 17-55 è un obiettivo specifico per Aps-c che va bene per paesaggi, anche se l'apertura di 2,8 molto spesso non serve in quanto per avere la resa migliore in fatto di nitidezza e profondità di campo lo devi usare a f/8 o anche a f/11 mentre lo Zoom 70-200 f4 è un obiettivo che va bene sia per Apsc che per full-frame però non ha lo stabilizzatore e quindi a mio avviso bisogna usarlo con il cavalletto per avere la massima nitidezza. Per le foto non saprei, dovrei sapere come imposti la macchina. Comunque il motivo per cui una foto risulta sovraesposta è perchè è passata una quantità di luce troppo elevata e il problema è dato da molti fattori. Primo fra tutti se scatti in automatico l'esposimetro può spesso sbagliare, specie proprio nella 7d che in condizioni di forte contrasto, cioè forte differenza di luminosità tra le zone in ombra e quella in luce, tende di suo a sovraesporre. Di solito per foto di paesaggi a mano libera io imposto lo scatto con priorità di diaframma sulla ghiera, mai troppo aperto ( vedi dati sopra) e lascio il calcolo del tempo di esposizione alla macchina. Dato il tipo di macchina che ha comunque dei limiti imposto la regolazione degli ISO minimo a 200 e il bilanciamento del bianco in automatico. Altra cosa, scatto sempre in formato RAW che mi consente di correggere l'esposizione dopo con calma. Non è una regola fissa ma anche il metodo di misurazione della luce ha i suoi effetti, nelle impostazioni ( parlo di Nikon) si può misurare la luce in diversi modi, spesso uso il metodo matrix che è quello che più mi si addice per il paesaggio, ma non è una regola..... Insomma non è semplice da spiegare su due righe se non so come sei abituato a scattare.

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  7. Le tue spiegazioni chiariscono certe cose e mettono in luce le mie " colpe " .
    Siccome il materiale non é male ,la colpa é del fotografo ( IO ) che accordo grande fiducia alla tecnologia e fotografo spesso in "tutto automatico " pensando che su 100 foto qualcuna sarà pur buona . Solo quando l'evidenza esige che imposti un'apertura piu' ridotta o tempi di esposizione piu' rapidi lo faccio.
    Il fatto é che quando vedo quei bellissimi scatti e anche altri visibili ( da altri autori ) su SentieriNatura ho l'impressione che sono tutti buoni e mi viene il mal di pancia .
    Non ho le competenze per scattare in RAW ma viste le pecche da te messe in luce sulla 7D e il 17-55 , d'ora in poi cerchero' di essere piu' applicato impostando i criteri da te emessi . Altra cosa, con tutti quei chili e l'ernia che minaccia , portarmi sù il cavalletto richiede , come dire , lunga riflessione .
    Ti ringrazio ancora e continua a fare delle belle foto .
    Paolo

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    1. Ciao, io ho comprato un cavalletto leggero che richiuso è lungo circa 40 cm, mentre tutto aperto arriva a 140 cm , c'è in due versioni, alluminio e fibra di carbonio con costi naturalmente diversi. Quello in alluminio pesa circa 1,5 kg l'altro meno. Comunque spesso ( quasi sempre) non lo porto durante le escursioni proprio perchè alla fine mi fa male la schiena e preferisco avere una bottiglia di acqua in più :-) ! Comunque io non mi farei tanti problemi, concentrati sulle composizioni, poi pian piano ....... in ogni caso è differente fare il fotografo di paesaggi e fare foto durante le escursioni,o esci a far foto o fai l'escursionista a cui piace far foto, non si potrà mai scorrazzare in giro le cose necessarie dentro uno zaino già carico per l'escursione. Ho dovuto fare tanti compromessi e comunque mi ritengo fortunato perchè andiamo spesso da soli e Marisa mi aspetta, se no in gruppo hai voglia a far foto , ti viene l'ansia e poi devi rincorrere perchè non ti aspettano mica......

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  8. Magnifico, splendido, malinconico autunno.....

    Kanin con la K. E' la dizione locale o qualcosa in te sta rimurginando?

    Foto... mammamia mammamia.... io con la mia "supertecnologica" compatta le faccio in automatico. E' per avere un ricordo, senza tante pretese, di dove sono stato e per prendere fiato facendo pause.... sai l'età non è più verdisima!

    Ciao. Decimo

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    1. Ciao Decimo.....
      Canin è italianizzato, in realtà sarebbe con la K ...... per il resto ...beh, qualcosa da rimuginare ci sarebbe, anche se mi rendo conto che stiamo proprio andando verso quell'età che non è più verdissima :-) !

      Grazie per le foto.... io mi impegno, mi sembra sempre ci sia qualcosa che non va .... così cerco di migliorare

      un saluto
      Luca

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    2. Sulla carta Tabacco n°27 sta scritto : M. CANIN in italiano e KANIN in sloveno con lettere maiuscole di uguale altezza ( visto che la frontiera passa proprio per la sua cima ).
      E i Resiani non é che ci tenghino troppo alla dizione slovena .

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  9. Il nome corretto sarebbe Kanin, poi noi siamo abituati a chiamarlo Canin ma va bene ...... un po come il Krn che hanno erroneamente tradotto in Monte Nero ( Crn in sloveno) ...... comunque io sto con i Resiani senza ombra di dubbio :-) !

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