lunedì 26 dicembre 2016

Colle dei Larici


Da sella Chianzutan dei vecchi tralicci costruiti in legno di larice sono quello che resta visibile della vecchia teleferica degli impianti della cava "Lavoreit Ros", che collegava la galleria sul Colle dei Larici al fondovalle di Sella Chianzutan.





Oggi un museo a cielo aperto raccoglie i sentieri tra le Casere Mongranda, Presoldon e Val, ecostituisce quella che oggi viene chiamata la Via del Marmo. Il marmo rosso del Lovinzola estratto dalle pendici del monte omonimo veniva trasportato su rotaie, la "Decauville" , alla teleferica che nel tempo aveva sostituito quello che era il vecchio sistema di trasporto a scivoli, la "Lissa".
A distanza di qualche anno dall'ultima volta ritorniamo sul Colle dei Larici, lo facciamo salendo per il sentiero che da Sella Chianzutan raggiunge la stazione a monte delle vecchia teleferica. Da Casera Mongranda, ancora in ombra, ci infiliamo subito all'interno del bellissimo bosco di alti faggi, dove i nostri passi suonano come un piacevole fruscio sul grande tappeto di foglie. L'alternarsi dei primi panorami sulle Carniche e sulle Giulie da una parte e sulle cime della Val d'Arzino dall'altra, ci accompagna nella salita, riscaldata da un fantastico sole, insolitamente caldo per essere al 26 dicembre.








Man mano che si sale il bosco si dirada, lasciando spazio a più ampie vedute che fanno da preludio al generoso panorama di questa modesta cima, la più bassa del gruppo del Verzegnis. Raggiunto il bivio prendiamo il sentiero a destra che sale per ripidi prati a tagliare i pendii e aggirando alcune facili balze rocciose raggiunge la stazione a monte delle vecchia teleferica e all'ingresso della galleria, dove sono ancora visibili i resti della vecchia attività estrattiva e di trasporto a valle. 













Attraversata la galleria usciamo sul versante aperto del Lovinzola e raggiunto il crocevia di sentieri imbocchiamo il sentiero alternativo per salire sulla cima del Colle. Un breve rampa precede la dolce e panoramica dorsale erbosa che ci porta sull'ampia cima. 













Un vero balcone sulla conca di Tolmezzo, sulle Carniche e sulle Giulie si spalanca davanti a noi, con lo sguardo curioso che va oltre, lontano fino al mare. 




Ci fermiamo per oggi, merita star qui al sole di una splendida giornata, di fronte ai magnifici profili di monti conosciuti. La visuale è ampia, interrotta solo in parte dalle forme delle creste del Lovinzola e della piramide del Verzegnis..... c'è gente lassù, stanno percorrendo il bellissimo sentiero delle creste. Non l'ho mai fatto tutto intero ma lo farò, anche se praticamente l'ho percorso tutto in più raid da queste parti. Mi manca anche la discesa da qui alla Casera Presoldon......ma lascio tutto per la prossima volta, quando mi impegnerò per fare una bella cavalcata da Sella Chianzutan


Aspettiamo un po sulla cima, prima di affrontare la piacevole discesa, aspettiamo che la luce si quella che mi piace di più per farci cullare da un sole incredibile.








I raggi, infilandosi tra i rami dei faggi che aspettano pazienti l'inverno, li allungano, proiettando sagome misteriose, accendendo e spegnendo il sottobosco e così anche stavolta ci ritroviamo a giocare tra luci e ombre......

2 commenti:

  1. Aaaah che belle giornate per essere dicembre! E che vista! La neve? Arriverà, ma intanto...che goduria!

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    1. negli ultimi anni dicembre è sempre stato generoso....... e noi apprezziamo e approfittiamo :-)

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