domenica 20 agosto 2017

Sass da le undesc


Sass da le Undesc, ad est di Pozza di Fassa il gruppo dei Monzoni, una delle cime più imponenti è il Sasso delle Undici che da qui sembra inaccessibile e invece .............



Dalla finestra della nostra camera incombe la grande parete della Cima Dodici con la sua grande croce, sulla destra appare più alta e lontana la Punta della Vallaccia, cima maggiore del gruppo dei Monzoni. A questa cima si collegano quattro creste, quella dei Monzoni, del Piz de Meda, della Cima Dodici e della Cima Undici che però si trova dietro e da qui non visibile. Certo è che però salirci sopra consentirebbe di spaziare con lo sguardo su tutte le Dolomiti Occidentali.


Per raggiungere questa bella cima, meta della nostra escursione, da Pozza di Fassa si risale la stretta ed asfaltata rotabile della Val San Nicolò fino al grande spiazzo della Malga Crocefisso. Diritti si proseguirebbe verso Malga Ciampè, mentre a destra un'altra stradina risale la laterale Val Monzoni fino a superare Baita Monzoni e terminare presso la Malga omonima.
Per evitare il congestionamento e preservare la bellezza naturale del posto questa strada dopo un breve tratto è chiusa e va risalita a piedi all'interno del bosco o, in alternativa si, può usufruire di un bus navetta che sale fino a Malga Monzoni.. L'ultima volta che siamo stati in Val S.Nicolò ricordo di aver sentito parlare di un certo accanimento nel voler sfruttare questa valle con impianti di risalita, per fortuna non è stato fatto nulla e così a noi ci rimane la bellezza della salita, l'abbraccio del bosco e dei pascoli di una vallata un po meno famosa, solitaria ma molto bella che culmina sulla Punta della Vallaccia. L'anno scorso, in occasione dell'escursione alle Creste di Costabella, dal rifugio Passo delle Selle e dalla Punta di Alochet non ho potuto fare meno di ammirare la bellezza di questa solitaria vallata. Ho notato un puntino sotto le creste, il rifugio Vallaccia, passeremo per di li. La rotabile termina, dopo aver percorso il sottobosco, presso la Malga Monzoni, da li si prosegue in direzione del rifugio Taramelli salvo poi poco dopo, ad un bivio si piega decisamente a destra e subito si sale ripidamente in direzione del rifugio Vallaccia. 


La larga traccia rimonta prima il bosco poi dei prati inclinati impreziositi da alcune piccole baite in legno, per poi uscire negli splendidi prati di Gardeccia ( non quella del Catinaccio). Immersi in un quadro di rara bellezza dove i larici e i cirmoli sotto e il cielo azzuro di nuvole sopra incorniciano le creste della catena dei Monzoni e della cima Malinverno, procediamo sul sentiero, testimone secolare di vita alpestre, fortunatamente non ancora deturpato. 






Risaliti i prati raggiungiamo il piccolo ma bel rifugio Vallaccia, posto in posizione panoramica e gestito in maniera fantastica. Facciamo un breve sosta prima di proseguire, con l'intento di fermarci al ritorno.



Da dietro il rifugio il sentiero risale la Vallaccia, lo seguiamo, anche se si potrebbe procedere senza percorso obbligato oltre la balza erbosa, fino ad un bivio. A sinistra si sale alla forcella Costella (da dove parte l'interessante percorso Bruno Federspiel che raggiunge il Passo delle Selle) e Punta Vallaccia , mentre a destra una evidente traccia sale verso il Sasso delle Undici. Il sentiero è a tratti ripido, poi dopo essersi infilato in un evidente canalino esce sulla destra nei prati sommitali punteggiati da stelle alpine e abbondanti fioriture di Aconito napello. Con dolce pendenza raggiungiamo la colonna di ferro e sassi posta sulla cima. 













Il panorama è davvero magnifico da quassù e anche se la salita è semplice ripaga abbondantemente. Affascinante lo sguardo sulla media Val di Fassa sovrastata dal Gruppo del Catinaccio, il gruppo del Sassolungo, del Pordoi e del Sella, la grande parete della Marmolada contornata dal Vernel, dalle cime di Ombretta e dal Sasso Vernale, svetta Cima Uomo che con la Cresta di Costabella si collega al Passo Selle dove si vede il rifugio. Uno spettacolo !















Facciamo indigestione di panorami prima di scendere per lo stesso percorso, una sosta al rifugio per una fetta di dolce e per fare conoscenza con i gestori e poi giù soddisfatti deviando un po verso il rifugio Taramelli ….... 
















............ci aspettano per cena, abbiamo trovato una piccola malga di montagna in alta Val San Nicolò dove i sapori di cose genuine si sentono a tavola con i proprietari e dopo una certa ora e qualche grappa si finisce per ascoltare storie di vita, di orsi, di lupi …..di cervi e di acque cristalline ….....a due passi, basta girare l'angolo, dalla fin troppo antropizzata Val di Fassa  

3 commenti:

  1. Sempre piacevole la Val di Fassa anche se, come hai fatto notare, un pò troppo antropizzata. Ma hai anche dimostrato che esitono ancora luoghi molto belli lontani dal turismo di massa che vale la pena scoprire con calma, senza fretta.

    Ciao. Decimo

    Ps me ne ero sempre dimenticato: 1964

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    1. Abbiamo fatto qualche giorno a Vigo ma ci siamo tenuti lontani dal Catinaccio, basta girare l'angolo ed ecco che ci sono zone ancora poco battute !

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  2. Su quella cima ho trovato la Madonna del fuoco di Forlì.

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