domenica 24 settembre 2017

Sapori d'autunno in Val Saisera




Ancora un fine settimana all'insegna del maltempo. Andiamo comunque a curiosare in Val Saisera, a vedere a che punto sono i colori dell'autunno, spingendoci fino al rifugio Pellarini ........


La giornata è grigia e la pioggia sembra assicurata. In questi casi, con il sentiero quasi completamente all'interno del bosco, camminare nella luce diffusa e le brume che salgono da fondovalle, nella inconsueta solitudine, ne vien fuori  comunque una piacevole escursione ricca di atmosfera.
L'autunno sta arrivando e i primi colori si fanno subito ammirare mentre saliamo. I profumi delle cortecce umide, l'odore di funghi e le variazione di cromie delle foglie bagnate da una leggere pioggerellina rendono comunque piacevole l'andare alla scoperta del bosco.







I passi si mescolano al rumore delle acque giocherellanti che scendono da meridione, dalla vallata glaciale, chiusa dalle grandi pareti settentrionali dei gruppi dello Jof Fuart e del Montasio a formare il grande amato anfiteatro della Spragna, per l'occasione spruzzato di neve. 








Tra le nuvole basse e veloci spuntano le cime con i nomi che mi piacciono tanto. L'innominata, La madre dei Camosci, Cima di Rio Freddo, Cima delle Rondini sembrano nascondere chissà quali segreti. Pian piano, man mano che saliamo, uscendo progressivamente dal bosco, prendono forma e si rivelano a noi. Sotto una pioggia che va e viene, ma ormai rapiti dalla magica bellezza dei luoghi siamo in vista del rifugio Pellarini che sorge in panoramica posizione sulla Carnizza.

Ieri era una splendida giornata e qualcuno ne ha approfittato per fermarsi a dormire in rifugio. Incontriamo qualche persona che scende, mentre noi siamo gli unici che salgono. Non ci sarà nessun altro per oggi.


Il rifugio Pellarini sembrava vivere, dopo la rinuncia alla gestione da parte della guida alpina Ennio Rizzotti, dovuta a grandi problemi burocratici, una stagione di chiusura. Poi invece si è fatta avanti una nuova gestione che in poco tempo ha preso la situazione in mano e riaperto i battenti. Saliamo quindi a far conoscenza del nuovo gestore Giorgio da Rin.
Sotto una pioggia, che ora si è fatta più battente, arriviamo quindi al rifugio e veniamo accolti da Giorgio e Sara .





Lo stupore iniziale dovuto al fatto che non si aspettavano di certo nessuno con questo tempo, si trasforma subito in grande accoglienza e cordialità. Seduti vicino ad una bella stufa accesa, con una bella birra in mano si fa amicizia, parlando di montagna, di rifugi , di sacrifici........mentre scorrono piatti di frico ( speciale con la menta e il cumino) e sughi di cervo. Alla fine il tempo passa, ma non il maltempo e vien il momento di scendere a valle.......ma, visto che la prossima settimana chiuderanno la stagione, ci lasciamo con una stretta di mano e la promessa di ritornare .



Nonostante la pioggia scendiamo con la consapevolezza di aver passato una bella giornata e scambiato un bel po di parole di montagna che male non fa.............




I sapori del rifugio si mescolano con gli odori del bosco d'autunno come foglie portate dal vento.. 




Prima di arrivare all'auto ci giriamo un 'ultima volta verso le montagne, si sente che la stagione sta cambiando …..... un bel respiro profondo e via !  

2 commenti:

  1. Autunno, stagione di profumi e sapori, di colori e malinconie, stagione amata e preferita....
    Ti aspettavo impaziente per leggerti e ammirare i colori delle tue foto (per i sapori e i profumi mi inventerò qualcosa).
    Un grosso in bocca al lupo alle persone coraggiose che gestiscono i rifugi mentre io me ne vado ad immergermi nei boschi del Montello così colmo la lacuna dei sapori e dei profumi.
    Ciao
    Decimo

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    1. Bravi quelli che si rimettono in gioco per prendere in gestione un rifugio come il Pellarini, posto fantastico per le grandi pareti delle Giulie, ma non proprio a portata di mano ......... però con i sapori ci sanno fare e questo giova non poco ......... Ciao !

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